domenica 31 maggio 2009

NO COMMENT






Voi sapete quanto ami le parole...

Ma questa volta commento o traduzione proprio non servono.

I vostri commenti invece sì lol.

martedì 26 maggio 2009

OH NO, NOT AGAIN!

Sì gentle Bloggers and Readers, è giunto il momento di propinarvi un altro di quegli antichi detti inglesi tramandati di generazione in generazione, allo scopo di affrontare con ironia anche certi momenti di amarezza, così mitigandoli ...

Questa volta si tratta della prima strofa di un'antica nursery rhyme:

So, here we go:

As I walked by myself
And talked to myself
I said to myself:

"Look after Thyself,
Take care of Thyself,
For if Thou don't look after Thyself,
Who will look after Thee?"



(Mentre camminavo da solo parlando tra me, mi dissi: bada a te stesso, abbi cura di te, poiché se a te non badi tu, chi mai lo farà?).

E' adatto per quei momenti in cui ci sembra che anche chi dice di amarci non si occupi di noi e sia indifferente verso ciò che proviamo. Insomma, per quando ci sentiamo soli ad affrontare le cose. Da recitare tra sé, con un mesto sorriso..

Non che ci sentiamo mai così, vero Gentle Readers?; ma come dicono i francesi, au cas où: se proprio dovesse accadere.


Quella che ho presentato nel post è la versione che ricordo a memoria. Vi dò anche quella trascritta sul sito www.traditionalmusic.co.uk/childrens-songs

As I walked by myself,
And talked to myself,
Myself said unto me,
Look to thyself,
Take care of thyself,
For nobody cares for thee.

Questa è sicuramente più accurata. La mia però è più vissuta lol!


mercoledì 20 maggio 2009

IMPOSTOR'S SYNDROME

Avete presenti quei finti dentisti, medici o avvocati che esercitano per anni, anche con successo, senza averne diritto perché non son laureati o abilitati alla professione, e vengono poi scoperti con grave scandalo? Bene qui non si parla di loro lol.

La Sindrome dell'Impostore colpisce spesso personaggi celebri, magari diventati tali quando erano troppo giovani per affrontare la fama con equilibrio;oppure chi si trova catapultato in un ruolo nuovo. Chi ne soffre in genere si trova in una posizione, in qualche modo, importante ma non si sente all'altezza di quel ruolo; vive perciò nell'ansia di essere "scoperto" e smascherato.

La vostra scrupolosa Titania ha controllato in Internet quel che c'è sull'argomento: il blog "Psicocafé" (http://psicocafé.blogosfere.it) cita un articolo del New York Times dove la sindrome è spiegata in modo divulgativo ma serio : www.nytimes.com/2008/02/05.

Nell'articolo si accenna anche alla possibilità che si tratti, per così dire, di casi di "falsa modestia"; ma chi soffre realmente di Impostor's Syndrome tende invece a nasconderlo accuratamente.

Ho riportato il nome in inglese nel titolo perché il concetto stesso della sindrome è molto più diffuso nel mondo anglosassone, dove forse c'è una maggiore sensibilità per la diffusione dei risvolti psicologici dei problemi, anche per il pubblico e non solo per gli specialisti (ma questo è un altro post lol).

Ma forse c'è un altro motivo per cui la sindrome è così diffusa nei paesi che hanno inventato il concetto di fair play. Come accennavo all'inizio, una peculiarità di Impostor's Syndrome è che gli impostori veri non ne soffrono; loro sono, anzi, perfettamente "nella parte". Inoltre, purtroppo, neppure gli incapaci e gli inefficienti veri ne soffrono, mai.

lunedì 18 maggio 2009

CHAMPAGNE! ADESSO E' UN VERO BLOG

Yesss Gentle Readers and Bloggers, ultimamente ho visto che siete diventati più numerosi; poi, due giorni fa ho avuto la gioia di "scoprire", andando a leggerli, i primi blogger che hanno linkato il mio blog: Franco Zaio (zaio.blogspot.com) e Luposelvatico (luposelvatico.blogspot.com)! e, poco dopo, il mio PRIMO SOSTENITORE (Alberto Cane: albertocane.blogspot.com). Voi mi direte, è normale, si va a leggere e commentare i blog che ci piacciono e chi vuole, se è a sua volta interessato , linka il tuo blog; funziona così.

Io però non me lo aspettavo ancora, perciò dài...



CHAMPAGNE PER TUTTI



(nelle coppe di cristallo, naturellement).




E soprattutto...grazie.


Licia Titania



domenica 17 maggio 2009

GIOIA PURA

Sabato sera ho assistito a Genova ad un concerto dei ROMANIAN GIPSY. Credo che il nome assurdamente inglese sia un'acquisizione recente, da quando hanno un mediatore culturale che si occupa di loro, ed anche un agente. Ma loro nascono come artisti di strada, bravissimi, scoperti (mi piace pensare lol) da mio figlio che da piccolo si fermava incantato ad ascoltarli accennando passi di danza, e più grandicello, li ha anche fotografati; un giorno quando la vostra blogger sarà più esperta, avrete diritto anche a vedere le foto con la prima formazione . Adesso sono:

FELIX IVASCU 42 anni, straordinario violinista, presenza fisica imponente, verve incredibile;

VALENTIN FALCOE 36 anni, suona la chitarra e la batteria; ha imparato da autodidatta. Mingherlino, sprizza energia e joie de vivre;

VALENTIN MARIAN FALCOE, suona la batteria e sta più in disparte; non per questo meno prezioso nell'alchimia del gruppo

MARIUS DRAGAN 39 anni; fisarmonicista auto-didatta. Adoro quando lui e Felix si scambiano uno sguardo d'intesa prima di suonare un pezzo che ci fa impazzire tutti di gioia.

Sì, perché è di questo che si tratta. La loro musica (ma la musica, in generale, secondo me) è gioia pura. E' corpo che vuole danzare, "nel momento" come il gatto quando gioca; è sogno; è malinconia che si esprime e, sentendosi così capita, già si lenisce piano piano.
Io di musica non me ne intendo, ma mi piace vivere; e se si è vivi, gentle Bloggers and Readers, non possono non piacere questi "zingari rumeni".


Il loro concerto si è svolto al Teatro degli Zingari. Il prossimo sarà verso metà giugno, al Souk, sempre a Genova. Ma non credo che potrà ripetersi la spontaneità, la gioia appunto, di sabato sera. Uomini, donne, bambini hanno danzato; i rumeni adulti con grazia sensuale; i genovesi aborigeni con entusiasmo e buona volontà; i bambini, tutti, con grazia inconsapevole. Una ragazzina rumena, incantevole, ha ballato sul tavolo; completamente presa dalla musica, senza esibizionismo, per la gioia di muoversi al suono del violino il cui suonatore, tipo gigante buono, alla fine del pezzo l'ha aiutata a scendere e scortata a sedersi.

Per strada poi, dove spero di incontrarli ancora spesso, è sempre una sorpresa bella sentire la loro musica da lontano, esserne travolti mano a mano che ci si avvicina, dimenticando ansie, preoccupazioni, pregiudizi e dispetti.

Che bella questa musica vera, viva, piena di storia e di passione. Che tristezza quel breve periodo in cui, perso il loro miglior solista, scimmiottavano Over the Rainbow - pur tecnicamente bravi.

Grandi Romanian Gypsies, bentornati. Grazie.

domenica 10 maggio 2009

INVIDIO SPOCK

Parlo del personaggio di Star Trek e non del celeberrimo pediatra degli anni sessanta. Ho visto il film e debbo precisare, Gentle Readers and Bloggers che NON ero una fan dei telefilm, anzi non li avevo mai guardati..mi sono avvicinata al film senza sapere nulla di questi amatissimi (da altri) personaggi, se non per sentito dire.

Però ho trovato divertente questa sorta di prequel, ed in particolare il contrasto tra i due personaggi di Jim, terrestre passionale e sanguigno, e Spock, che è stato addestrato fin da piccolo a non farsi travolgere mai dalle emozioni, ma ad usare invece, sempre, la logica.

Jim, destinato a diventare suo amico, lo incita a sfogarsi ed a manifestare dolore e rabbia, perché ciò è funzionale alla trama..ma quello che mi affascina è invece lo Spock della prima parte, perché lui non è che non provi emozioni, e neppure le reprime; lui LE DOMINA. WOW.

E' ARRIVATO GIGI, MA LE COSE SONO CAMBIATE

Finalmente Gigi è arrivato. E' color tigre, con un motivo a spirale complicato e bellissimo sulla schiena; codino lungo e appuntito; zampe dorate, ma con le punte bianche. Questo gatto in casa era molto atteso; lo abbiamo visto nascere, in casa di amici ed ora è abbastanza grande da essere "adottato". E' molto timido per ora, timoroso; passa il tempo a nascondersi e mi rendo conto di non essermelo sognato solo per via della ciotola svuotata e delle relative deiezioni (nella cassettina: pauroso, ma pulito). Gigi non è il suo vero nome ma il nick...anche lui, schivo com'è, ha diritto alla sua privacy lol.

Devo dire che avere un animale adesso non è più come quando ero ragazza. Intanto, è cambiato il mio modo di amarli: prima con passione adolescenziale, quasi come se fossero gli unici a capirmi. Ora, piuttosto con un senso di protezione.
Oggi, poi, c'è l'usanza di "operare" i gatti, sia maschi che femmine, perché non possano accoppiarsi; istintivamente la trovo un'abitudine barbara e, già il fatto di dover fare questa scelta, getta un'ombra sulla gioia per l'arrivo di Gigi. Conoscete il detto:"Ho fatto operare il gatto perché la sua vita amorosa era più soddisfacente della mia..." (versione edulcorata lol). A parte gli scherzi, credo non sia una scelta facile. Io preferisco i gatti ai cani, che mi piacciono molto ma la loro disponibilità mi mette in imbarazzo e mi fa sempre sentire vagamente in colpa. Sapete di cosa sto parlando? Date un calcio ad un cane per sbaglio, lo accarezzate per chiedergli scusa e lui si getta a terra come per dire "Sì, picchiami, tu che sei onnpotente!" quando invece un gatto medio ti azzannerebbe la caviglia o, almeno, ti farebbe un bel soffio-più-ringhio di avvertimento. Esci senza il cane e lui ti lancia quello sguardo..beh sì, da cane bastonato. Il gatto invece, di solito, mentre stai ancora chiudendo la porta parte in spedizione punitiva per vedere quali dispetti può farti mentre aspetta (perché sì, ti aspetta - e ti ama - anche lui). Certo sto parlando di cani "bravi", di gatti "medi".

Sappiamo quali sono i due aspetti dell'animale domestico che ci commuovono. Uno è l'amore incondizionato che ci danno: anche se oggi sei antipatico, o hai l'alito pesante, a loro non importa. Precisiamo però che, almeno nel caso del gatto, che conosco meglio, questo amore bisogna prima guadagnarselo. Se ti scelgono è per sempre; ma se vieni classificato come persona non grata, montagne di croccantini non ti faranno accettare. (Gigi, qui, sta decidendo: vi terrò aggiornati).

L'altro aspetto struggente, che li distingue da noi umani, è la non-consapevolezza della morte; l'essere, per questo, sempre "nel momento" come diceva un blogger. Per questo la loro compagnia è così rilassante: nel gioco, nel sonno, nel mangiare e in tutti i momenti belli sono completamente presenti a ciò che fanno, e felici di essere lì a farlo.

Il fatto, però, di prediligere i gatti come pets mi porta ad un conflitto. Sono animali liberi, amano vivere fuori, avere degli amori, fingersi poveri gatti abbandonati per scroccare il latte dai vicini. Hanno bisogno di affetto e ritengono un'ottima cosa avere una casa a disposizione, ma quando vogliono loro. Allora mi chiedo: sarà giusto far vivere Gigi in un appartamento, con un semplice balcone a disposizione? O sarebbe magari meglio per lui portarlo in campagna, dove sarebbe esposto a mille pericoli, ma comunque nel suo ambiente naturale?

A tale proposito, ricordo che una volta proposi a scuola un racconto di Roald Dahl nel quale un gatto si metteva, d'un tratto, a parlare, rivelando tradimenti, piccoli sgarbi, segreti e pettegolezzi che aveva sempre udito e ben compreso, ma prima non era in grado di svelare...alla domanda "Che cosa chiederesti al tuo gatto se anche lui sapesse parlare?" una mia studentessa, senza esitare rispose:"Gli domanderei se è felice". Forse è una domanda che dovremmo rivolgere a tutte le creature a cui teniamo; e se ci rispondono, ascoltare davvero.

giovedì 7 maggio 2009

CAMBIARE IDEA

Sergio Cofferati, dopo aver rinunciato a candidarsi sindaco di Bologna per stare a Genova con la sua famiglia, si candida alle elezioni europee. Sul Venerdì di Repubblica, nella posta di Michele Serra, c'era il divertente commento di un lettore (Mauro Valzania):

Credevo fosse successo solo qualche mese fa, ma...forse sono già passati diciotto anni e il piccolo Cofferati non ha più bisogno della vicinanza del papà, oppure non ho saputo del trasferimento del Parlamento Europeo a Genova, o ancora potrei pensare che la signora Cofferati, stanca di trovare giornaletti di Tex sparsi per la casa, abbia imposto al marito di trovarsi un lavoro, il primo che gli capitava.
(Per votare)...se la scelta è fra chi mi dà dello scemo apertamente e chi mi tratta come tale, scelgo di non votare.

Ben detto. Ma da questa vicenda vorrei trarre lo spunto per un discorso più generale. Anch'io, all'epoca mi stupii della decisione di Cofferati, che immagino molto sofferta: rinunciare al suo ruolo politico..trasferirsi da Bologna a Genova, che amo molto ma non è proprio una città aperta e fervente attività..non sarà stato facile. E se ora avesse cambiato idea? E' disonorevole affermare "Ho riflettuto; c'è stato un periodo di transizione; mi sono accorto/a di aver fatto la scelta sbagliata?" Secondo me cambiare idea può essere prova d'intelligenza; avere il coraggio di dirlo ed agire di conseguenza, è prova di coraggio.
Voi Gentle Bloggers che ne pensate?

lunedì 4 maggio 2009

BLOG CRUSHES

Eventi personali mi portano, in questo periodo, a non essere tanto concentrata da scrivere un post. Però non voglio abbandonarvi, lettori amatissimi; allora mi è venuta l'idea di "ispirarmi" ad uno dei blog più seguiti, o se preferite copiare lol. Si tratta del blog di Julochka ( Moments of Perfect Clarity - http://julochka.blogspot.com) la quale introduce un concetto nuovo per me: quello di "Blog Crush" cioè la cotta, l'innamoramento per un blog; spesso correlato, inevitabilmente, allo Stalking (cioè la lettura silenziosa, di nascosto) dello stesso. L'autrice in modo divertente, ogni tanto decide di dichiarare pubblicamente alcuni suoi "Blog Crush", rendendoci di fatto partecipi di quelli che preferisce.

Allora, il primo "Blog Crush" che voglio confessarvi io è proprio per il blog di cui sopra. Il post sulla bimba lasciata sola in vacanza dalla mamma egoista, che insiste (la bimba non la mamma) nel dichiarare di chiamarsi
Snow White, è secondo me struggente. Il linguaggio è ricco, mai banale. La descrizione che la blogger fa di se stessa mi sembra molto vera, non compiaciuta, ma neanche falsamente modesta.

Un altro blog affascinante è quello di Catherine Blyth, autrice di un libro sull'arte della conversazione, dove si persegue l'argomento. Questo però è più un
Blog Friendship che un Blog Crush, nel senso che si può paragonare a quei solidi ed affidabili amici, che non ci nascondono e a cui non si nasconde nulla, ma di cui non ci si innamora.
Il blog è http://catherineblyth.wordpress.com.
Non tutti gli argomenti che tratta sono appassionanti, ma vale la pena seguirlo, se non altro per qualche osservazione-perla, del tipo:
listening,(...) like housework, is observed more in the neglect than the performance: la capacità di ascoltare, come quella di fare i lavori domestici, si nota più nell'assenza che quando è presente. Ahimé.
Naturalmente tutti i blog che seguo possono rappresentare altrettanti Blog Crush(es) anche se, per poter parlare di Blog Crush vero e proprio, pare sia necessario un certo elemento di segretezza.

In questo senso non è un "blog-cotta", ma un posto dove vado per rilassarmi a fine serata, come per vedere un'amica simpatica e intelligente, quello di Marina Remi (http://www.marinaremi.com/diario/ ).

E voi? avete dei blog particolarmente amati, a cui affidarvi, da seguire con trepidazione? a parte questo naturalmente.