martedì 31 agosto 2010

CAMPETTO ADDIO - PARTE II

Oggi scadrebbe il grande concorso "più kitsch del kitsch del kitsch", ma rimando la premiazione di una settimana (non credo che la cosa vi turbi lol), per lasciare spazio agli addii all' amato campetto.

Questo reportage fotografico, comprensivo dell'immagine dei nuovi giochi (in apparenza uguali agli altri), è stato fatto dal giovanissimo Antonio M. - "Totti" per gli amici.

Mi piace che da un atto distruttivo (sia pure, certo, per poi costruire...) sia venuto fuori questo lavoro.

Cosa posso aggiungere, se non un breve messaggio:

"Tartufo, i ragazzi ti guardano!"











lunedì 30 agosto 2010

CAMPETTO ADDIO - TARTUFO HA VINTO





...E con la fine dell'estate, ecco l'eliminazione del campetto di calcio e la posa di giochi presentati come estremamente innovativi, inclusivi per tutti i bimbi..a vederli, uguali a quelli che già esistono a pochi metri di distanza: precisi 'ntifici, come direbbe il commissario Montalbano lol.

La posa in opera eseguita da operai gentili, che di fronte allo sguardo triste dei ragazzi, sedutisi spontaneamente ad osservare i lavori, li hanno fatti entrare un'ultima volta, permettendo loro anche di ritagliarsi un lembo di terreno sintetico ciascuno, da tenere per ricordo. Certo, più sensibili dei loro mandanti, ai quali non credo basti lo sguardo sgomento di un ragazzino per sentirsi in colpa, anche solo un po'.

Almeno ci fossero le ruspe e costruissero, che so, un mega-albergo...invece è proprio l'ipocrisia e, lasciatemelo dire, la vanità di chi caldeggia questo progetto a fare più male. E' come se dicessero: "Vedete, noi siamo buoni, costruiamo i giochi, anche per i diversamente abili! Come dici tu? il calcio? che volgarità! i nostri sono giochi per bambini...anche disabili, va bene, anche immigrati, ma ancora piccoli, controllabili..chi? gli adolescenti? che volgarità! "

Questo è solo in parte un post personale. Mio figlio ed i suoi amici erano "un po' stufi" del campetto, non ci giocavano sempre e, comunque, hanno modo di giocare a calcio altrove. Il loro dolore, oggi, è anche per i loro compagni meno fortunati e, soprattutto, per una parte della LORO storia che muore; lo sguardo avvilito ci dice che oggi il mondo degli adulti li ha delusi davvero.

P.S. La foto del ragazzo è tratta da questo sito.

P.P.S. Naturalmente il tartufo odierno non si ammanta di una religiosità falsamente ostentata ma, di solito, di un altrettanto finto pensiero "illuminato" e "di sinistra".

domenica 22 agosto 2010

BIGHELLONARE








Dal toscano "andarsene in giro oziosamente, senza uno scopo né una meta precisa." Nella sua connotazione più negativa: perdere tempo, oziare ("Smettila di bighellonare!"diceva una mia parente; ovviamente non rivolgendosi a me lol). Qui mi piace ricordarne il senso positivo, ben traducibile con il francese flaner" - con ^ sulla a, ma non riesco ad inserirlo, mannaggia la tastiera nuova. Ehm scusate. Dicevo che per qualche giorno non frequenterò la rete.

Mi mancherete, ma torno presto.

PS: "bighellonare", in italiano proprio, è caduto in disuso (anche se il dizionario lo riporta come parola italiana); attendo da voi, con curiosità, le espressioni dialettali più o meno equivalenti (ad esempio: i torinesi a volte bighellonano, o da loro non esiste il concetto lol??). Tra queste NON si annovera "fare lo struscio", che come si sa, ha uno scopo ben preciso lol.

P.P.S.: non serve precisare che è proprio bighellonando che si fanno le scoperte più belle, forse anche nella Rete.

mercoledì 11 agosto 2010

GENOVA E' BELLA. O NO? IL CAMPETTO DEL MOLO




Questo, fotografato da lontano anche per rispettare la privacy dei ragazzini, è il campetto adiacente alla zona del Molo, una delle parti più antiche di Genova; si trova in un angolo all'interno dell'area del Porto Antico, anni fa "bonificata" con un ambizioso (e riuscito) progetto di Renzo Piano.

Qui, dopo un periodo di discutibile gestione privata in cui era sempre chiuso o utilizzato per altri scopi (naturalmente a fini di lucro), ora i ragazzini del Centro Storico e della zona del Molo vengono a giocare, praticamente sempre; anche di notte, perché al momento il campetto è auto-gestito.

Sono ragazzi genovesi, nord-africani, rumeni. Hanno dagli otto ai quindici anni; appena un ragazzino riesce a "sfuggire" ai genitori, si fionda nel campetto. Qui, in teoria, non ci sono regole; noi adulti sorvegliamo ma con discrezione, senza entrare dentro (anche per evitare pallonate in faccia lol). In pratica, qui vigono le regole del calcio e c'è il massimo ordine; se arrivano dei piccolini i più grandi li fanno attendere seduti (tanto guardano e fanno il tifo) oppure, se sono "troppo" più piccoli,li lasciano giocare da soli, per poi tornare più tardi.

A volte ci sono ragazzi marocchini. Qualcuno dei nostri ha imparato esclamazioni in arabo che, probabilmente, non si dovrebbe chiedere di tradurre ad una signora; immagino siano le stesse che si usano in italiano. All'interno e nei dintorni del campetto, in questo periodo, nulla è accaduto di scorretto, di illegale, di diverso dal gioco del calcio più o meno movimentato.
Comunque, alcuni genitori stavano progettando di costituirsi in un'associazione, per gestirlo e regolamentarlo ufficialmente.

Il Campetto del Molo è una cosa bella di Genova ma...

...sta per essere demolito. Nonostante le petizioni per mantenerlo, verranno costruiti dei giochi per bambini, proprio lì; proprio al posto del campetto. Certo, si tratterà di giochi bellissimi, con facilitazioni anche per i bambini disabili; purtroppo, però, nonostante ci siano altri spazi a disposizione, il progetto prevede che sorgano specificatamente al posto del campo di calcio. Il Comune (forse, con calma) ne costruirà un altro; è già stata individuata la zona: non lontano, ma più in disparte, e soprattutto fuori dall'area Expo o porto Antico. Questa zona che si vuole un po' chic, ci dicono, sarà sempre più dedicata all'infanzia, piuttosto che all'adolescenza. Dispiace dirlo, ma questa decisione è appoggiata anche da alcuni abitanti del quartiere, contrari soprattutto al fatto che il campo venga utilizzato anche dai ragazzi "stranieri".

Certo, il bambino "scuro", meglio ancora se adottato, fa appunto tanto chic ed integrato. L'adolescente scuro invece, preda dei suoi impulsi ancor più del suo omologo nord-europeo (il che è tutto dire lol), con la voce incrinata, magari senza maglietta, con quelle esclamazioni che non capiamo...(ma cosa potrà dire uno che gioca a pallone e sbaglia un rigore? dirà mica "Oh cielo, starò più attento le volte prossime, perdincibacco!"...in qualsiasi lingua...) -, insomma, fanno paura.

Devono sparire, e il campetto con loro.

Scusate l'amarezza del mio sfogo.

Titania

martedì 10 agosto 2010

CATCH A FALLING STAR


L'immagine l'ho trovata qui.

....Che il tuo desiderio si avveri, my Gentle Reader.

venerdì 6 agosto 2010

UN INTRADUCIBILE E UN CONCORSO


L'intraducibile di oggi è noto a tutti: kitsch, dall'etimologia incerta - forse da una parola di dialetto tedesco che significava "ingannare l'acquirente" (di oggetti d'arte: perché in vetrina gli si mostrava l'originale, per poi appioppargli un falso) - secondo lo Zanichelli, "oggetto o azione di cattivo gusto, più o meno intenzionale".

A me, forse anche perché non sono cattolica, sembra molto kitsch l'idea dei "santini" in vendita. Lo dico senza alcun intento offensivo; infatti quel che il dizionario non dice è che nel kitsch spesso c'è un elemento di tenerezza, magari perché si tratta di un veccchio ricordo, o semplicemente...perché è kitsch.

Intanto io, i santini, me li sono comprati e non mi dispiace averli lì. Ecco il lato kitsch di Titania... e il vostro Gentle Readers 'n Bloggers?

CONCORSO ESTIVO: QUAL E' IL TUO OGGETTO O AZIONE PIU' KITSCH DEL KITSCH DEL KITSCH?

Suvvia,non siate timidi...

In palio un premio, naturalmente un po' kitsch.

Per altri approfondimenti e dovizia di esempi su questa parola (e sulle parole in generale) consiglio un bel sito, in lingua inglese, che ho scoperto da poco.

martedì 3 agosto 2010

GENOVA E' BELLA : BOCCHE DI LUPO





Si chiamano "bocche di lupo", per via della forma, questi sfiatatoi, unica apertura sull'esterno delle carceri di palazzo Ducale, a Genova.

Le celle si trovavano direttamente sotto gli appartamenti del Doge, per sua volontà; come per meglio controllare i prigionieri (spesso politici) in suo potere. Le "bocche di lupo", essendo l'apertura rivolta verso il basso, non permettevano un corretto ricambio dell'aria.

Ma la foto, secondo me, rivela qualcosa di più inquietante. Guardate quella lucina in fondo. Qual è l'aspetto più sinistro del non essere liberi? è quando intravedi il barlume della libertà, ma di quella degli altri; e sai che non puoi raggiungerla.

lunedì 2 agosto 2010

CARAVAGGIO ALLA GENOVESE

La rubrica che vorrei inaugurare si chiama Genova è bella - Genova è brutta, sapete come dicono i bambini, "un po' bravo e un po' cattivo"...

Oggi, Genova è brutta.

Leggo con entusiasmo che a Palazzo del Principe, di per sé sempre bello da visitare, c'è una mostra di Caravaggio (fino al 26 settembre) con molti suoi dipinti e, soprattutto La Fuga in Egitto. In un torrido pomeriggio di luglio partiamo per visitarla, pur avendo letto sul sito, con un certo sgomento, che la mostra chiude alle 17 (perché?).

Arriviamo alle 16,33. La signorina, stufa e graziosa, è inesorabile: la biglietteria (tenuta da lei) è chiusa. Ci guarda con vago compatimento, si vede che pensa: io sono pagata, ma questi che invece di andare al mare, vengono apposta qui...
Pazienza. Non roviniamoci la serata. E' aperta la porta sul chiostro, che vale sempre la pena di essere rivisto; posso dare un'occhiata? Risposta della signorina: no.

Noi abitamo qui, torneremo (e vi riferirò se ne valeva la pena, ma sarà sicuramente così). Un turista di passaggio, però...Genova certe volte, più che brutta è proprio antipatica.