Questo, fotografato da lontano anche per rispettare la privacy dei ragazzini, è il campetto adiacente alla zona del Molo, una delle parti più antiche di Genova; si trova in un angolo all'interno dell'area del Porto Antico, anni fa "bonificata" con un ambizioso (e riuscito) progetto di Renzo Piano.
Qui, dopo un periodo di discutibile gestione privata in cui era sempre chiuso o utilizzato per altri scopi (naturalmente a fini di lucro), ora i ragazzini del Centro Storico e della zona del Molo vengono a giocare, praticamente sempre; anche di notte, perché al momento il campetto è auto-gestito.
Sono ragazzi genovesi, nord-africani, rumeni. Hanno dagli otto ai quindici anni; appena un ragazzino riesce a "sfuggire" ai genitori, si fionda nel campetto. Qui, in teoria, non ci sono regole; noi adulti sorvegliamo ma con discrezione, senza entrare dentro (anche per evitare pallonate in faccia lol). In pratica, qui vigono le regole del calcio e c'è il massimo ordine; se arrivano dei piccolini i più grandi li fanno attendere seduti (tanto guardano e fanno il tifo) oppure, se sono "troppo" più piccoli,li lasciano giocare da soli, per poi tornare più tardi.
A volte ci sono ragazzi marocchini. Qualcuno dei nostri ha imparato esclamazioni in arabo che, probabilmente, non si dovrebbe chiedere di tradurre ad una signora; immagino siano le stesse che si usano in italiano. All'interno e nei dintorni del campetto, in questo periodo, nulla è accaduto di scorretto, di illegale, di diverso dal gioco del calcio più o meno movimentato.
Comunque, alcuni genitori stavano progettando di costituirsi in un'associazione, per gestirlo e regolamentarlo ufficialmente.
Il Campetto del Molo è una cosa bella di Genova ma...
...sta per essere demolito. Nonostante le petizioni per mantenerlo, verranno costruiti dei giochi per bambini, proprio lì; proprio al posto del campetto. Certo, si tratterà di giochi bellissimi, con facilitazioni anche per i bambini disabili; purtroppo, però, nonostante ci siano altri spazi a disposizione, il progetto prevede che sorgano specificatamente al posto del campo di calcio. Il Comune (forse, con calma) ne costruirà un altro; è già stata individuata la zona: non lontano, ma più in disparte, e soprattutto fuori dall'area Expo o porto Antico. Questa zona che si vuole un po' chic, ci dicono, sarà sempre più dedicata all'infanzia, piuttosto che all'adolescenza. Dispiace dirlo, ma questa decisione è appoggiata anche da alcuni abitanti del quartiere, contrari soprattutto al fatto che il campo venga utilizzato anche dai ragazzi "stranieri".
Certo, il bambino "scuro", meglio ancora se adottato, fa appunto tanto chic ed integrato. L'adolescente scuro invece, preda dei suoi impulsi ancor più del suo omologo nord-europeo (il che è tutto dire lol), con la voce incrinata, magari senza maglietta, con quelle esclamazioni che non capiamo...(ma cosa potrà dire uno che gioca a pallone e sbaglia un rigore? dirà mica "Oh cielo, starò più attento le volte prossime, perdincibacco!"...in qualsiasi lingua...) -, insomma, fanno paura.
Devono sparire, e il campetto con loro.
Scusate l'amarezza del mio sfogo.
Titania