martedì 6 ottobre 2009

LA SCELTA

Sabato scorso ci sono state varie manifestazioni per la libertà di stampa. Ecco, a proposito, una favola di La Fontaine che amo moltissimo:



Le Loup et le Chien

Un Loup n'avait que les os et la peau,
Tant les chiens faisaient bonne garde.
Ce Loup rencontre un Dogue aussi puissant que beau,
Gras, poli, qui s'était fourvoyé par mégarde.
L'attaquer, le mettre en quartiers,
Sire Loup l'eût fait volontiers ;
Mais il fallait livrer bataille,
Et le Mâtin était de taille
A se défendre hardiment.
Le Loup donc l'aborde humblement,
Entre en propos, et lui fait compliment
Sur son embonpoint, qu'il admire.
"Il ne tiendra qu'à vous beau sire,
D'être aussi gras que moi, lui repartit le Chien.
Quittez les bois, vous ferez bien :
Vos pareils y sont misérables,
Cancres, haires, et pauvres diables,
Dont la condition est de mourir de faim.
Car quoi ? rien d'assuré : point de franche lippée :
Tout à la pointe de l'épée.
Suivez-moi : vous aurez un bien meilleur destin. "
Le Loup reprit : "Que me faudra-t-il faire ?
- Presque rien, dit le Chien, donner la chasse aux gens
Portants bâtons, et mendiants ;
Flatter ceux du logis, à son Maître complaire :
Moyennant quoi votre salaire
Sera force reliefs de toutes les façons :
Os de poulets, os de pigeons,
Sans parler de mainte caresse. "
Le Loup déjà se forge une félicité
Qui le fait pleurer de tendresse.
Chemin faisant, il vit le col du Chien pelé.
"Qu'est-ce là ? lui dit-il. - Rien. - Quoi ? rien ? - Peu de chose.
- Mais encor ? - Le collier dont je suis attaché
De ce que vous voyez est peut-être la cause.
- Attaché ? dit le Loup : vous ne courez donc pas
Où vous voulez ? - Pas toujours ; mais qu'importe ?
- Il importe si bien, que de tous vos repas
Je ne veux en aucune sorte,
Et ne voudrais pas même à ce prix un trésor. "
Cela dit, maître Loup s'enfuit, et court encor.


Gentle Bloggers and Readers! Dove state scappando? Apettate; ecco la parafrasi: un lupo, magro e patito, incontra un cane ben pasciuto; si sentirebbe in dovere di attaccar briga, ma lo vede un po' troppo robusto.

Allora, seguendo il principio "se non puoi batterli fatteli amici", gli si rivolge facendogli i complimenti per com'è bene in carne. "Ma dipende da voi" gli risponde il cane "diventare pasciuto come me e non vivere disperato nei boschi come i vostri amici lupi".

Il lupo, naturalmente, drizza le orecchie (lol) e gli chiede cosa deve fare, se deciderà di seguire il cane, per diventare un privilegiato come lui; "Quasi niente" gli risponde il cane (e qui mi piace tradurre proprio le parole usate da La Fontaine): "dare la caccia alla gente che porta dei bastoni e ai mendicanti; lusingare quelli della casa, compiacere il padrone"; così facendo, dice il cane, otterrete un ottimo salario: "ossa di pollo, ossa di piccione, senza parlare di numerose carezze./ Il lupo già si figura una felicità che lo fa piangere di tenerezza".

Strada facendo, mentre lo segue, vede il collo del cane raschiato e gli chiede di che si tratta. Il cane nicchia, cambia discorso; risponde evasivamente; ma il nostro lupo insiste. Infine ammette: "Mah (questo 'mah' lo aggiungo io lol), forse sarà a causa del collare che serve per legarmi. - Ma come per legarvi - dice il lupo - non siete dunque libero di correre dove volete? "Non sempre risponde il cane "ma che importa?" - "Importa così tanto" risponde il lupo "che non voglio saperne di tutti vostri pasti; e a questo prezzo non vorrei neppure un tesoro."

E l'incomparabile verso finale: "cela dit...(le loup) s'enfuit...et (il) court encore".

Dopo aver capito a cosa serviva il collare del cane, il lupo si mise a fuggire..e sta ancora scappando.

Buona giornata, free and gentle Readers.

4 commenti:

  1. Bel modo di dire la propria opinione. Racconti una fiaba e ne trai più che la morale, le logiche conseguenze.

    E dipingi con bravura il tuo pensiero.

    RispondiElimina
  2. La Fontaine riesce sempre a raccontare verità scabrose con una tenerezza immensa...
    Grazie Licia.

    RispondiElimina
  3. @Rockpoeta: ti ringrazio per le tue parole, sono lusingata!
    @Enrica: grazie a te; mi fa piacere sapere che anche tu sei stata colpita da questa fiaba che amo molto, e dal modo in cui La Fontaine ci ricorda che la libertà non ha prezzo. Sono passati secoli ma questa cosa non sarà mai scontata, credo.

    RispondiElimina
  4. E' una bella favola.... applicabile a così tanti ma tanti settori della vita.... a modo suo mi ricorda anche il film Parnassus.
    Nel film i protagonisti scelgono il collare.
    hanno benefici. Simbolicamente avvicino il collare al patto con il diavolo. E questo può avere mille forme, mille volti, mille sottigliezze.

    RispondiElimina

I vostri commenti mi fanno molto piacere. Se siete Gentle Readers ma non Gentle Bloggers, potete cliccare su "Nome /URL" ed inserire un vostro "nick" nel campo "nome"; in questo modo potete, se lo desiderate, mantenere il riserbo sulla vostra identità, evitando però l'antipatica dicitura ANONIMO. Se queste spiegazioni sono incomprensibili commentate come volete, purché ovviamente nel rispetto di tutti; mi fa comunque piacere aver suscitato il vostro interesse.