mercoledì 2 giugno 2010




Non disprezziamola troppo.

Nemmeno per finta; nemmeno per delusione.

Come vedete Gentle Readers, oggi la mia consueta ironia viene meno. Sarà che la libertà è una delle pochissime cose su cui non si scherza.

E in Italia una monarchia costituzionale, dove di fatto i monarchi abbiano più doveri che diritti, non funzionerebbe proprio.

Tutto questo per dire solo...

VIVA IL 2 GIUGNO; VIVA LA REPUBBLICA.

6 commenti:

  1. D'accordo. Ma una vera Repubblica non una che di fatto é quasi una monarchia non dichiarata?. Una vera Repubblica che festeggi se stessa con modalità che non richiamassero la Guerra tanto ripudiata dalla nostra Costituzione - attraverso le parate militari - ma attraverso ricordi, emozioni, feste e spettacoli che sottolineassero l'importanza della libertà, della possiblità di scegliere in democrazia e di riflettere su come una Repubblica giovane e così bistrattata come la nostra può crescere.

    Quindi w il 2 giugno se fatto in questo modo, quello attuale festeggia la guerra, l'ostentazione, la falsità ma non la Repubblica di De Gasperi.

    RispondiElimina
  2. Sono d-accordo con te. Anche il 14 luglio a Parigi, pur essendo una festa piu spontanea, fa sfoggio di mezzi militari, aerei con il tricolore ecc. Anche a me questa cosa sgomenta sempre...ciao e grazie del commento.

    RispondiElimina
  3. A Milano oggi una grande manifestazione per la difesa della costituzione.

    RispondiElimina
  4. Cara Licia,

    mi trovi sempre d'accordo.

    RispondiElimina
  5. Ciao Licia, certamente Viva la Repubblica, anche se nel nostro bistrattato e disastrato paese piu' che Repubblica dovremmo chiamarla dittatura mediatica...
    A presto
    Nino

    RispondiElimina
  6. però, è difficile trovare qualcuno che dica semplicemente "viva la Repubblica" e non "viva la repubblica, però..."; sono d'accordo con te: viva la Repubblica!

    RispondiElimina

I vostri commenti mi fanno molto piacere. Se siete Gentle Readers ma non Gentle Bloggers, potete cliccare su "Nome /URL" ed inserire un vostro "nick" nel campo "nome"; in questo modo potete, se lo desiderate, mantenere il riserbo sulla vostra identità, evitando però l'antipatica dicitura ANONIMO. Se queste spiegazioni sono incomprensibili commentate come volete, purché ovviamente nel rispetto di tutti; mi fa comunque piacere aver suscitato il vostro interesse.