sabato 14 novembre 2009

EMOZIONI VERE A TEATRO

All'ultimo minuto, sono riuscita a vedere lo spettacolo "2984" al teatro dela Tosse, a Genova, con Marina Remi nella parte di Giulia.

Amo Orwell che volli anche ad introduzione di questo mio blog, ed ero un po' prevenuta nei confronti della rappresentazione teatrale di un libro così intenso e linguisticamente complesso (trovai infatti, a suo tempo, piuttosto brutto il film). In effetti ci andavo soprattutto per vedere recitare Marina Remi, che seguo da anni e considero un po' un'amica, anche se non la conosco (ancora lol) personalmente.
Ma fin dall'inizio, sono stata avvolta da un'atmosfera autenticamente orwelliana ed ho provato emozioni vere: l'ansia della separazione "forzata" dal mio compagno (gli uomini da una parte, le donne dall'altra ripeteva meccanicamente una voce femminile dal monitor); l'indignazione interiore per i "due minuti d'odio" contro Goldstein (l'unico che cerca di mettere sull'avviso contro Big Brother); un certo senso di umiliazione nel dover indossare la tuta sopra i vestiti, l'affascinato orrore nel contemplare gli schermi che ripetevano sempre la stessa cosa...Lo spirito del libro è stato colto a meraviglia; le citazioni sono quelle giuste; il "FIL" (indice di felicità che, secondo la T.V. di Big Brother, sarebbe in costante aumento) un adattamento geniale. E quando sullo schermo compariva la scritta: "ALZATEVI!" ci alzavamo davvero tutti (quasi tutti), dapprima forse per "stare al gioco" del teatro interattivo, ma poi...storditi dalle ripetizioni ossessive del teleschermo...per un inquietante riflesso. Marina Remi una Giulia vera, sensuale "ma" elegante, lieve ma decisa, ironica ma appassionata.

Sia il romanzo, che questa sua geniale trasposizione, mi hanno sempre lasciata con una sensazione curiosa: è amaro, sì. Finisce male, certo: i due amanti si tradiscono e finiscono per negare il loro amore. Finisce, anzi, malissimo: nell'ultima frase del libro, Winston dichiara di amare ormai davvero il Grande Fratello. Eppure...sarò idealista e sentimentale. Quello che mi resta nel cuore, dopo aver letto e visto, è la storia d'amore tra Giulia e Winston; è la ribellione interiore di Winston, la libertà del suo intelletto. Penso che Orwell avesse scritto quel finale, ma non lo amasse.

Quanto a quelli, esseri umani come noi, che hanno pensato bene di prendere il nome "Big Brother" per farne il titolo di un ignobile format...ecco, di solito non sono violenta, ma un saltino nella stanza 101 (dove la tortura consiste in ciò che è peggio per ciascuno di noi) forse glielo farei fare. Perché loro sono tra quelli che, un giorno, potrebbero fare avverare le profezie paurose di Orwell. A cominciare dal digitale terrestre obbligatorio per tutti lol.

Ovazioni, riconoscenza e amore, invece, per il Teatro della Tosse e i suoi attori: con il loro lavoro e la loro arte allontanano quel giorno.

11 commenti:

  1. Ancora emozioni se leggete http://agoradelrockpoeta.blogspot.com/
    sullo stesso argomento.

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  2. Grazie! La tua é una recensione straordinaria! Emotivamente intensa e con rilfessioni personali davvero stimolanti e coinvolgente

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  3. Preciso il link al post di Daniele: http://agoradelrockpoeta.blogspot.com/2009/11/langolo-del-rockpoeta-2984.html

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  4. Con l'aria che tira e la propaganda di regime il monito di Orwell è sempre molto inquietante e attuale.

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  5. Ma il Teatro della tosse è conosciuto fuori Genova? Perchè fa delle cose bellissime, meriterebbe.

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  6. @ Franco Zaio: sono d'accordo, e aspetto con curiosità la risposta dei Gentle Readers non-genovesi alla tua domanda. Ciao.

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  7. Bravissimi questi qui della Tosse. Vedo sempre il loro spettacolo estivo ad Apricale e vedrei molto volentieri anche questo ma sono a Milano. Nel mio profilo di blogger ai libri preferiti ci sono questi tre: 1984, Madame Bovary, La società dello spettacolo.

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  8. @ Alberto: sono contenta che ti piacciano quelli della Tosse. Quanto ai libri, io non ho ancora redatto la lista dei miei preferiti; quando ho aperto il blog avrei voluto scriverci: "Tutti quelli che ho letto, o quasi" lol. Ora, grazie anche al (ai) blog, comincio ad avere le idee più chiare. "1984" sarà sicuramente nella lista. Ciao.
    P.S. La società dello spettacolo, che libro è?

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  9. ma grazie, che bello. però sono triste, perché non sei venuta a salutarmi... :( marina <3

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  10. Non conosco Orwell... ma io sono più violenta di te quando vedo l'ignoranza che impera.
    Io mi sono indignata profondamente per la traduzione italiana di Band of Brothers, un film di Spielberg e Hanks...che in italiano è stato tradotto come "gruppo di fratelli".
    Dimenticando le citazioni che lo stesso autore porta nel libro originale: citazioni di Shakespeare per esempio. L' Enrico V.
    Cultura.
    Cultura.
    Studio.
    Finalmente un blog che dice cose interessanti.
    E che parla di argomenti che amo e che studio, in cui mi sto laureando anche io.

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  11. @ Marina: non abbiamo potuto salutarti, causa figliolo da recuperare. Ma ci hai (ci avete) regalato delle emozioni davvero belle..

    @ Occhi di Notte: benvenuta davvero, e grazie per il complimento che, da una persona giovane e preparata come te, mi lusinga davvero.
    Ciò che dici sulla traduzione di "Band of Brothers" (di cui sinceramente non so nulla) mi incuriosisce, e mi spinge a visitare i tuoi blog...

    Ciao e a presto :-))),

    Titania.

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