sabato 25 aprile 2009

HOUDINI: SOGNO E REALTA', AMORE E MORTE

Mi è piaciuto il film con Catherine Zeta-Jones e Guy Pearce, entrambi secondo me bellissimi; lei nelle foto sembra algida, sullo schermo è diversa, commovente. Quanto a lui, l'ho trovato molto adatto al ruolo allucinato che interpretava; un personaggio seducente anche perché pronto a farsi, a sua volta, stregare.
Mi dicono che il film non racconta davvero la vita di Houdini; mette invece l'accento sull'importanza del sogno...sul confine, tanto sottile per alcuni di noi, tra sogno e realtà. Tra illusione, inganno e verità. Tra amore e morte, in questo caso (per fortuna non così sottile nella vita reale, lol). Mostra Houdini come sognatore, apparentemente scettico nel voler smascherare l'hocus pocus ed i finti medium, proprio perché spera in cuor suo di scoprire che da qualche parte ce n'è uno vero.
Commoventi le parole che la protagonista rivolge alla figlia, alla fine del film, quando sono rimaste sole (sia perché Houdini se ne sarebbe andato comunque, sia perché ormai è proprio "un po' morto" come si dice): - Noi siamo state, per un po' di tempo, la sua realta' -.
Essere la realtà di qualcuno: forse è ancora più bello che esserne il sogno. Voi cosa ne pensate?

1 commento:

  1. Superare il limite, reali capacità medianiche, amore.

    Quella frase finale testimonia come loro fossero la sua vita privata, la sua vita come Eric. Perché non esiste solo Houdini ma anche Eric e loro lo hanno saputo far uscire.

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