domenica 17 maggio 2009

GIOIA PURA

Sabato sera ho assistito a Genova ad un concerto dei ROMANIAN GIPSY. Credo che il nome assurdamente inglese sia un'acquisizione recente, da quando hanno un mediatore culturale che si occupa di loro, ed anche un agente. Ma loro nascono come artisti di strada, bravissimi, scoperti (mi piace pensare lol) da mio figlio che da piccolo si fermava incantato ad ascoltarli accennando passi di danza, e più grandicello, li ha anche fotografati; un giorno quando la vostra blogger sarà più esperta, avrete diritto anche a vedere le foto con la prima formazione . Adesso sono:

FELIX IVASCU 42 anni, straordinario violinista, presenza fisica imponente, verve incredibile;

VALENTIN FALCOE 36 anni, suona la chitarra e la batteria; ha imparato da autodidatta. Mingherlino, sprizza energia e joie de vivre;

VALENTIN MARIAN FALCOE, suona la batteria e sta più in disparte; non per questo meno prezioso nell'alchimia del gruppo

MARIUS DRAGAN 39 anni; fisarmonicista auto-didatta. Adoro quando lui e Felix si scambiano uno sguardo d'intesa prima di suonare un pezzo che ci fa impazzire tutti di gioia.

Sì, perché è di questo che si tratta. La loro musica (ma la musica, in generale, secondo me) è gioia pura. E' corpo che vuole danzare, "nel momento" come il gatto quando gioca; è sogno; è malinconia che si esprime e, sentendosi così capita, già si lenisce piano piano.
Io di musica non me ne intendo, ma mi piace vivere; e se si è vivi, gentle Bloggers and Readers, non possono non piacere questi "zingari rumeni".


Il loro concerto si è svolto al Teatro degli Zingari. Il prossimo sarà verso metà giugno, al Souk, sempre a Genova. Ma non credo che potrà ripetersi la spontaneità, la gioia appunto, di sabato sera. Uomini, donne, bambini hanno danzato; i rumeni adulti con grazia sensuale; i genovesi aborigeni con entusiasmo e buona volontà; i bambini, tutti, con grazia inconsapevole. Una ragazzina rumena, incantevole, ha ballato sul tavolo; completamente presa dalla musica, senza esibizionismo, per la gioia di muoversi al suono del violino il cui suonatore, tipo gigante buono, alla fine del pezzo l'ha aiutata a scendere e scortata a sedersi.

Per strada poi, dove spero di incontrarli ancora spesso, è sempre una sorpresa bella sentire la loro musica da lontano, esserne travolti mano a mano che ci si avvicina, dimenticando ansie, preoccupazioni, pregiudizi e dispetti.

Che bella questa musica vera, viva, piena di storia e di passione. Che tristezza quel breve periodo in cui, perso il loro miglior solista, scimmiottavano Over the Rainbow - pur tecnicamente bravi.

Grandi Romanian Gypsies, bentornati. Grazie.

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