lunedì 12 luglio 2010

COMPITI DELLE VACANZE = "BAMBINI STIRATI"

Era da tempo che volevo toccare questo spinoso argomento; ma aspettavo un'idea, una frase giusta per affrontarlo in modo non banale.

L'idea è arrivata con l'irresistibile immagine di bambini stirati, di cui al blog Liberi dalla Forma: la scuola, purtroppo, spesso "stira" i bambini e i ragazzi, come spiegato brillantemente in quel post; i compiti delle vacanze (ma anche quelli a casa), aggiungo io, finiscono di compiere tale mesta operazione.

Ricordo un bravo pedagogista che la pensava allo stesso modo, soprattutto per quanto riguarda i ragazzini più giovani. Lui diceva che i compiti assegnati dalla maestra a sua figlia equivalevano alla frase"Ah, ora vorresti andare al mare e divertirti, vero? invece no, ah ah! eccoti queste cento pagine di divisioni..."ecc.
Certo, è anche una questione di quantità, e di livello di studi; diciamo che qui stiamo parlando di "scuola dell'obbligo" (un nome, un programma lol). comunque...

Maestri! Professori! Debbo darvi una notizia:

i compiti delle vacanze,di solito, li fanno i genitori (arrivando per questo, talvolta, a odiarvi).
Se questi sono ignoranti, li fanno amici e compagni più bravi o con genitori meno ignoranti: per denaro, per paura, per simpatia, per farvi un dispetto.
La percentuale (in continua diminuzione) di coloro che fanno volentieri i compiti delle vacanze, che li AMANO, che NE VORREBBERO DI PIU' - ebbene questa esigua, quasi solo teorica percentuale di alunni, li eseguirebbe lo stesso, se detti compiti fossero da voi scelti e poi proposti come FACOLTATIVI.

Facoltativi, certo. A volte le cose non-obbligate, le cose "gratis", le cose che si decide di fare all'ultimo, sono le più belle e le meglio riuscite..;mai provato? no? lo immaginavo.
Sono un'insegnante (come del resto mi pare siano docenti alcuni autori del blog net-futurista), "ma" mi trovo a condividere sempre di più quel verso dei Pink Floyd: Hey, Teacher! leave the kids alone...

Ad un bambino/ragazzo di oggi, più che la richiesta di fare dei compiti per le vacanze, rivolgerei una preghiera per le vacanze:

Dimentica i compiti e la scuola. Riposati. Annoiati.
Poi cerca di ritrovare la curiosità che avevi da piccolo; e ricordati che ora hai più strumenti per soddisfarla (nonostante i difetti della scuola tu ora sai leggere e scrivere, suppongo).
Quando vuoi sfuggire alla realtà, drògati di libri, o anche di film.
"Ragiona con la tua testa"...

Insomma, bambino: non farti stirare.

14 commenti:

  1. Ci sono anche i "genitori stiratori", ex bambini stirati.

    Mentre vi scrivo sento una povera signora che urla, fuori di sé, per far fare i compiti di matematica al figlio. La incontro spesso, in genere appare come una persona equilibrata e madre amorevole. Da parte del figlio il (rassegnato?) silenzio di chi si accinge ad odiare la matematica per sempre.

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  2. Forse sarò un genitore stiratore (=rompicoglioni) ma da ex bambina secchiona io adoravo quei librettini da fare durante le vacanze. Per me erano un gioco (d'altra parte nelle vuote giornate in città non è che avessi tanti divertimenti).
    Inoltre non ho mai fatto i compiti delle vacanze dei miei figli anche se ho sputato sangue per farglieli fare.
    Sì, sono senz'altro un genitore stiratore. Però penso che al cervello non gli faccia bene tre mesi di inattività. Drogarsi di libri???? What's "libri"?

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  3. Cara Licia,

    come capita spessissimo sono completamente d'accordo con te. Le vacanze sono vacanze ed il "cervello" non si annebbia perché non fa la matematica...

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  4. Viva una scuola senza compiti! Sono anni che non assegno compiti per le vacanze. Grande sollievo per i genitori che possono godersi serenamente i figli... e viceversa!

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  5. Grande Licia. Sono felice che tu abbia decodificato perfettamente il nostro messaggio.

    La vita è già molto stirante. La scuola lo è davvero troppo. E invece la scuola dovrebbe aiutare i bambini e i ragazzi, essere un momento di grandissima felicità.

    Perchè la vita non è dolore e tormento e paure. E quindi anchre la scuola non deve essere dolore e tormento e paure.

    SALVIAMO I BAMBINI STIRATI!

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  6. Ottimo: il messaggio è arrivato chiaro e forte. Ho sempre odiato i compiti-rovina-vacanze; sadiche pratiche diseducative.
    Stacchiamo la spina del ferro stirante!

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  7. Ma allora "chiudiamo le scuole", come sostenne Papini negli anni venti.
    http://kinnie51.blogspot.com/search?q=chiudiamo+le+scuole

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  8. @ Artemisia: anch'io non vedevo l'ora di fare quei libretti di compiti; ma appunto, era una cosa spontanea, dettata dalla curiosità e dalla gioia di apprendere. Infatti la matematica, dove qualcuno decise di "aiutarmi" e seguirmi nei compiti, è sempre stata un problema.
    Comunque una mamma come te, con il senso del dovere, a un certo punto non può che costringere i figli a fare i compiti. Appunto, è invece proprio a scuola che dovre(mmo) pensarci secondo me, e cambiare quantomeno le modalità di questo, penoso, rito.

    Ciao, buona estate...

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  9. @ Ino Yamanaka: benvenuto! e grazie del tuo commento. Posso chiederti in che tipo di scuola insegni? sai, non sono frequenti gli insegnanti non-stiratori...

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  10. @ Antonio Saccoccio: sì, cerchiamo di salvarli, e forse ci salveremo anche noi insegnanti lol. A volte osservo qualche collega (anche giovane) e mi chiedo: ma come fa a non annoiarsi da solo?

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  11. @ mariaserena peterlin: benvenuta. Ho visto il tuo blog, mi sembra molto bello e pensavo di linkarti.

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  12. @Paola D.: no, lasciamo anzi le scuole sempre aperte, perché è a scuola che si impara senza fatica. Naturalmente se c'è il clima giusto.
    Cara Paola, ci tengo a sottolineare che io parlo di COMPITI non di STUDIO, che è altra cosa, ovviamente indispensabile per imparare (specie dopo la scuola dell'obbligo). Ciao .-).

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  13. @ Enrica: grazie! è vero, la pensiamo spesso allo stesso modo.

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  14. Ciao Licia. Grazie di avermi avvertito della risposta. Mi ero abbonata ai commenti di questo post ma siccome era tutto un coro di plauso mi sentivo un po' out e mi ero cancellata. :-(
    Dal punto di vista didattico non sono in grado di dire se e quanto servano i compiti delle vacanze. Una cosa pero' la voglio dire: se sono obbligatori non e' giusto che a settembre chi li ha fatti e chi non li ha fatti abbia lo stesso trattamento (cosa che invece accade). Credo che sia un messaggio negativo. Meglio allora facoltativi come dici tu.

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